Prima di prendere l'attuale denominazione, la massima competizione per vetture da rally era nota come Campionato internazionale costruttori per vetture da rally che venne istituita nel 1970.
Tre anni dopo, la gara assumeva la sua attuale denominazione in "Campionato del mondo rally". Fino all'edizione 1977-78 veniva assegnata una Coppa Internazionale FIA riservata ai piloti, poi, nel 1979, prese ufficialmente il via la competizione Mondiale per piloti.
La formula del campionato prevede una serie di gare a tappe che vengono disputate in diversi Paesi. Le gare iniziano solitamente verso la fine del mese di gennaio fino ad inizio novembre.
Le gare sono strutturate in più prove a tempo (cronometrate), dette anche prove speciali, che sono a loro volta suddivise in tre turni di gara che si giocano il venerdì, il sabato e la domenica.
Alla fine di ogni gara vengono sommati i tempi di ogni prova speciale. La vittoria viene attribuita al pilota che ha realizzato il tempo minore.
Le prove vengono disputate su diverse tipologie di tracciato: asfalto, ghiaia, sterrato, neve e ghiaccio sono tracciati scelti in base al luogo e alle condizioni atmosferiche.
Il vincitore del campionato mondiale di rally è il pilota che totalizza più punti durante la stagione. Lo stesso vale per costruttori, piloti e co-piloti.
Inizialmente, esisteva solamente il titolo Costruttori che premiava solo le case automobilistiche iscritte alla competizione. Nel 1977 fu istituita la Coppa FIA riservata ai piloti e nel 1979 la classifica fu suddivisa in Campionato del Mondo Marche e Campionato del Mondo Piloti.
Nel corso della storia del torneo anche il sistema di assegnazione dei punti ha subito delle variazioni, ma, dal 1997, è stato omologato a quello della Formula 1.
Nel 2011 è stata introdotta la power stage: nell'ultima gara speciale, i primi tre piloti classificati si aggiudicano rispettivamente altri 3, 2 e 1 punti da aggiungere in graduatoria; dalla stagione 2017, il sistema della power stage attribuisce punti ai primi cinque classificati: 5, 4, 3, 2 e 1 punti.
Le vetture da rally che partecipano alla competizione sono numerose: alcune sono ufficiali, ovvero direttamente associate alla casa automobilistica di appartenenza, mentre altre sono private.
Tra i team ufficiali più noti vogliamo ricordare: Citroën, Ford, Subaru, Peugeot, Mitsubishi e Škoda Auto, che a volte gareggiano in via ufficiale oppure indirettamente, ovvero in supporto a team privati.
Dall'edizione 2011 del Campionato del mondo di rally, le vetture partecipanti sono dotate di motori 1.6 turbo con potenza di 300 cavalli. Le nuove e più modeste World Rally Car hanno destato l'attenzione dei costruttori, i quali si erano ritirati nel 2009 prevalentemente per ragioni economiche.
Dopo l'introduzione delle nuove vetture da rally, altre case automobilistiche sono entrate a far parte della competizione: Mini, Volkswagen e Hyundai.
Parallelamente a questa competizione si sono sviluppati, nel corso degli anni, diversi tornei di supporto: Coppa 2.0 litri riservata alle vetture a trazione anteriore; JWRC per piloti di età inferiore ai 28 anni alla guida di piccole vetture a trazione anteriore; WRC Academy riservata ai piloti con età inferiore ai 28 anni alla guida di Ford Fiesta R2B gommate Pirelli; SWRC rappresentava una serie di ausilio per auto di classe S2000 e successivamente rimpiazzata dal WRC-2; Campionato mondiale di Gruppo A; Campionato mondiale di Gruppo N; PWRC; WRC2 per vetture a trazione integrale (classe R5, R4, S2000 ed N4); WRC3 riservato a vetture a trazione anteriore di categoria R1, R2 ed R3.
Tra i piloti passati alla storia per le loro prestazioni in pista vogliamo ricordare il francese Sébastien Loeb, classe 1974, pilota automobilistico e di rally, vincitore del Campionato del mondo rally per nove volte di fila, dal 2004 al 2012. Da piccolo, Loeb voleva diventare un ginnasta, desiderio che accantonò quando si rese conto di essere molto più portato per il rally.
Un altro tra i piloti di rally più vincenti è il francese Sébastien Ogier, titolatissimo anche lui, ha corso per il team Citroën ufficiale.
Tra i piloti italiani che si sono fregiati del titolo mondiale di rally ricordiamo Massimo "Miki" Biasion, classe 1958, ex pilota di rally fu campione del mondo nel 1988 e nel 1989.
Il campionato mondiale di rally 2018 ha coinciso con la quarantaseiesima edizione della manifestazione per automobili da rally, tenutasi dal 25 gennaio al 18 novembre 2018 e composta da 13 prove.
I titoli assegnati sono: piloti, co-piloti e costruttori. Dopo aver vinto il quinto titolo di fila nella precedente stagione, Sébastien Ogier e Julien Ingrassia si riconfermano campioni dei titoli piloti e co-piloti per la sesta volta consecutiva.
Il campionato marche è stato vinto dalla squadra Toyota di Tommi Mäkinen, al suo quarto successo nella categoria costruttori.
Il campionato WRC-2 è stato vinto dalla coppia ceca formata da Jan Kopecký e Pavel Dresler con una Škoda Fabia R5 (scuderia Škoda Motorsport).
La coppia italiana composta da Enrico Brazzoli e Luca Beltrame si è aggiudicata il titolo WRC-3 su Peugeot 208 R2.
Infine, lo svedese Emil Bergkvist e il suo connazionale Johan Johansson hanno vinto il mondiale piloti e copiloti Junior WRC.